Di personaggi famosi che decidono di firmare un vino ce ne sono a bizzeffe… E ci sono persino i figli d’arte che diventano figli d’arte pure in cantina – sempre che si possa ipotizzare che la vigna e la cantina la vedano sul serio…Così se Francis Ford Coppola già da 25 anni produce vino nella sua Rubicon Estate, la figlia Sofia nel 2004 ha lanciato Sofia Mini, un blanc de blancs in lattina.
Oggi sono tornata sul sito perché Alice e il Vino mi ha fatto pensare a Lost in Translation (è una storia lunga…) – diretto appunto da Sofia Coppola, e con quel mito di Bill Murray che in questo film si è lasciato totalmente alle spalle esperienze sconcertanti come quella di Ghostbusters! – e così, tornando sul sito di Sofia Mini, ho apprezzato nuovamente una comunicazione fatta davvero bene.
Bando all’ottimizzazione per risoluzioni 600×800, il sito è davvero… mini. Sembra fatto per entrare in un palmare (o magari in una lattina?), ma soprattutto, è realizzato con una coerenza con il prodotto da applausi. Tre sezioni appena (style, share e sip) creano una customer experience a 360°, tanto più che mentre si naviga si può ascoltare alcune canzoni selezionate… E in questo caso se si sceglie di spegnere la musica, la musica termina sul serio! Ovviamente ci sono dei mini filmati – come resistere alla tentazione, del resto? – e anche uno strumento di viral marketing, con una specie di lavagna magnetica che diventa cartolina virtuale… Da visitare con blocco degli appunti sotto mano.