Curo questo blog ormai da tre anni e mezzo e se da un lato nel corso di questo tempo ho visto delle belle evoluzioni nel modo che abbiamo in Italia di comunicare il vino – complice magari anche internet che ci permette di vedere così facilmente cosa si fa all’estero in paesi ben più marketing-oriented come gli Stati Uniti o l’Australia – dall’altro ci sono ancora tante ma tante cose che mi fanno cadere le braccia. Così ho deciso di creare una serie di mini lezioni per partire da zero. Perché a quanto pare nulla è scontato.
Comunicare il vino: lesson #1 – rendere le foto sul sito internet scaricabili. Basta con le animazioni in flash che neppure ora che si naviga velocemente vengono apprezzate il più delle volte. Basta con i tremila blocchi a chi cerca di scaricare le foto pubblicate sul sito. Ricordiamoci che le foto sono un mezzo per promuovere l’azienda, per farla vedere a chi si vuole rendere conto di cosa c’è attorno alla bottiglia, per invogliare l’enoturista a visitarci in azienda (e magari poi acquistare una cassa di vino o due) e per aiutare chi intende scrivere dell’azienda a illustrare il pezzo.
Soprattutto ora che i blogger del vino sono così importanti nella promozione dei prodotti, mettete foto scaricabili da internet. Questo è un aspetto col quale in realtà mi confronto anche nel mondo dell’arte – dove fra l’altro certe limitazioni sono ben più sensate. Peccato che non ha senso! Sembra davvero che tante aziende vitivinicole italiane non abbiano voglia che si parli di loro. Fra l’altro non serve neppure mettere foto in alta definizione, ne basta una in bassa con la quale non si potrà fare altro che riutilizzarla su internet. E in più, se indicate l’autore, i blogger, che solitamente sono gente a modo, lo indicheranno volentieri. E mica faranno passare il vostro vigneto per quello del concorrente, non temete.
E ora sollevo le braccia da terra…