Un lancio provocatorio per Urlo, il nuovo vino di casa Ruffino. Provocatorio a partire dall’etichetta, sviluppata dallo studio Simonetta Doni di Firenze, che nella sua semplicità lancia un messaggio chiaro e soprattutto forte. Il lancio del nuovo vino, nato dall’unione di Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Alicante allevati a Murlo, e da una ricerca quasi decennale per trovare la chiave più adatta per questo vino e per il territorio che rappresenta, sarà supportato da una bella campagna stampa, curata dal fotografo Carlo Vigni, recente vincitore di un importante riconoscimento internazionale, il Graphis Photography Annual di New York, grazie alla campagna “Momenti Ruffino”. Un’immagine anch’essa di grande impatto sulla quale Ruffino punta parecchio, al punto da dedicarle una gigantografia che farà da scenografia alla degustazione del vino nell’ambito del prossimo Vinitaly.
Il nome, insieme al bichiere in mille pezzi della foto fa venire qualche brivido; pubblicità infelice secondo me. Mentre il vino come è? Spero meglio. Buona Pasqua a tutti.
Sicuramente un’impatto molto forte che incuriosisce ma allo stesso tempo rischia di allontanare.
Non trasmette calore ne tantomeno emozioni rassicuranti.
Per ora sono perplessa.
Una Serena Pasqua a tutti.
claudia
ho l’impressione che l’obiettivo primario qui, sia la ricerca estetica. se questo è: obiettivo centrato in pieno. il vino in questione è pretesto per svilupparla. l’immagine mi sembra che si rivolga a recettori diversi dalle papille gustative; sia più il tentativo di griffare una linea o impostazione produttiva: qualificandola.