ha lanciato un nuovo prodotto – l’ho scoperto giusto oggi su Un Tocco di Zenzero, il blog di Sandra Salerno. Si tratta di The Tulip, una serie di vini che vengono venduti in un calice di pet, monodose, dunque. Un po’ come il Oneglass di cui avevo parlato tempo fa. Nel caso di The Tulip, però, basta sollevare la lingua protettiva e si può bere il vino. Al momento sono presenti due linee: Italian Job, che include un bianco da Sauvignon Blanc, un rosso da Sangiovese-Merlot e un Sangiovese rosato, e una linea Le Froglet, con Shiraz, Chardonnay e Rosé, distribuita in esclusiva nei punti vendita della catena Marks & Spencer.
Rispetto a Oneglass che aveva come target soprattutto il consumatore, magari single, nel caso di The Tulip la soluzione è stata pensata per un altro tipo di mercato, e cioè oltre al consumo di privati – magari interessati a portarsi il vino durante una gita con pranzo al sacco – anche chi offre cibo e bevande durante eventi all’aria aperta e non (pensate ai concerti dove magari ci sono limitazioni sull’uso del vetro), nei bar sulla spiaggia o in aereo e treno dove serve una monoporzione ma anche facile da trasportare. Personalmente credo che siano proprio questi altri canali quelli più interessanti visto che se vado a fare un picnic solitamente non vado da solo mentre vedo largo spazio di utilizzo nelle altre situazioni indicate. Fra l’altro, se qualcuno vi servisse vino in un bicchiere mentre state a un concerto, vi mettereste a dire: “no, per carità!” ? Ne dubito. Probabilmente storcereste il naso, magari vi lamentereste del prezzo per tutto il percorso dal baretto fino ai vostri amici ma poi vincerebbe l’effetto della compagnia e della situazione ludica. A questa pagina poi trovate qualche caso studio già proposto da loro.