Se c’è una cosa che amo di internet e in particolare dei social network è la possibilità di imparare infinite cose nuove. Vuoi perché qualcuno ti segnala un articolo che altrimenti ti sarebbe sfuggito, vuoi perché c’è chi condivide aspetti della propria vita lavorativa capaci di arricchire in qualche modo il prossimo. In questo ambito rientrano anche tutti quei piccoli e meno piccoli produttori di vino che raccontano il loro lavoro in vigna dimostrando di essere dei grandi story teller, vale a dire dei grandi narratori. Tra questi mi vengono subito in mente Luca Ferraro di Bele Casel che attraverso Instagram o il suo blog racconta la vigna, Armin Kobler e il suo bellissimo video in timelapse che mostra l’evoluzione di un vigneto durante un ano intero ma anche gli altri racconti che condivide sulla vita in cantina, Marilena Barbera che si confronta online con consumatori e produttori amici, Paolo Carlo Ghislandi di Cascina I Carpini su Instagram e tanti altri ancora.
Ieri un altro produttore che è molto bravo in questo ha condiviso una mini-lezione di vigna immediata ma efficace che mi ha subito colpito. Luciano Ciolfi di SanLorenzo a Montalcino, con un minicollage ha spiegato che cos’è la peronospera, una delle malattie della vite di cui chi si avvicina al vino attraverso i vari corsi più o meno professionali sente parlare, ma senza capire bene che forma abbia. Fortunatamente la peronospera aveva solo colpito una vite che si trovava in un tubo – come ha mostrato poi attraverso un’altra foto – tuttavia la lezione è stata interessante per molti.
Tutti gli esempi citati sono esempi di story telling che funziona perché non sono solo autocelebrativi ma permettono al consumatore e agli appassionati di scoprire aspetti meno conosciuti della vigna e della cantina, di imparare qualcosa.