E torno a parlare di Alto Adige. Sarà che anche a Roma è arrivato un freddo da mercatini di Natale. Dopo il nuovo logo della Doc Alto Adige e la capsula segnalo dunque il recente cambio di immagine di Erste & Neue. Un nuovo logo, più chiaro, semplice e moderno (vedi foto) è andato a sostituire quello vecchio (N&E) più criptico. Il logo è stato ideato dall’artista Manfred Mayr e l’agenzia Granit avendo bene in mente gli obiettivi di credibilità e legame col territorio. L’aspetto più interessante riguarda il modo in cui il logo è stato sviluppato su tutto il packaging, dalle scatole alle etichette. Il “+” che lega quel Prima e Nuova diventa un elemento ricorrente: lo troviamo sulle etichette di tutte le linee di prodotto, dalla Classica, alla Cru, alla Puntay, così come lo troviamo sul sito e cliccandoci ci riporta alla homepage e simbolicamente alle origini di una cantina nata proprio da un’unione di cui il “+” è il simbolo ideale.
Inoltre, il blu dei cartoni e delle etichette della Schiava, riprende il colore del “Bauernschuerze“, il tipico grembiule di Caldaro. Ecco dunque lo stretto legame con i valori cultura
li e tradizionali dell’Alto Adige. Grembiule con strisce bianche sottilissime perché, come ho scoperto quando sono stata a Caldaro di recente, ogni località ha il suo grembiule tipico, un po’ come il motivo del tartan scozzese. Comprensibilmente i colori cambiano nel caso degli altri vini. Per i vini rossi strutturati è stato scelto un marrone intenso, per rappresentare corposità e consistenza; per i vini bianchi un giallo fresco che richiami i profumi di questi vini, mentre il rosso chiaro avvolge il Lagrein Rosè, ma resta sempre quel “+” di lato, a unire tante sfaccettature di una sola filosofia aziendale.