Copio al volo, correggo refuso (multi-tasting? forse era multi-tasking :D) e pubblico. PS occhio che la foto invece è stata scattata in Cile.
Dalla vinoterapia ai wine safari, dai tour virtuali all’eno-poesia, focus sulle mille declinazioni del turismo del vino
Al Vinitaly il Movimento Turismo Vino presenterà le iniziative previste per il 27 maggio e la 20a edizione di Cantine Aperte. ‘Venti’ sarà il leitmotiv delle numerose iniziative previste nelle cantine di tutta Italia, che saranno presentate in anteprima nell’epicentro mondiale del vino (Galleria Arena pad.6-7 stand 20). Dalla Sicilia al Veneto, dalla Puglia al Piemonte, all’Umbria, l’appuntamento coinvolgerà 1,2 milioni di appassionati (8 volte superiori agli esordi) desiderosi di scoprire l’universo vitivinicolo direttamente nei suoi luoghi di produzione.
Un fenomeno – quello dell’enoturismo – che dal 1993 ad oggi ha coinvolto ogni anno sempre più winelovers e famiglie, con 3 milioni di enoturisti in cerca di un’esperienza integrata e ‘diversa’, che sappia unire gusto, cultura, benessere e turismo all’aria aperta. Dalla visita nelle cantine con botti centenarie alle spa con trattamenti a base di vinacce e olio di vinaccioli; dalle serate di “enopoesia” alle passeggiate nei vigneti della Franciacorta – veri e propri “musei del verde” – alla scoperta di pezzi unici, come il piatto disegnato da Jean Cocteau nel Museo del Vino in Umbria. Ma anche cene a tema con il vignaiolo, wine safari nelle vigne, animazioni per i bambini con giocattoli realizzati da tappi di sughero, itinerari enogastronomici e vernissage nelle città d’arte. E’ proprio questo approccio multi-tasking al vino e al territorio la carta vincente di un settore, che nel giro di 10 anni ha raddoppiato il suo valore passando da 2,5 miliardi del 2003 ai 5 miliardi di euro odierni. E il comparto ha ancora ampi margini di crescita, specie sul target giovane. Sono infatti sempre più gli enoturisti – italiani e stranieri – che amano viaggiare all’insegna del wine & food, soprattutto giovani (7 su 10 hanno meno di 50 anni) che confrontano prezzi e qualità dell’offerta sul web e pregustano l’esperienza in cantina attraverso i social media. Lo dimostra anche il moltiplicarsi dei profili facebook e dei social network enologici dove condividere e gustare le bottiglie preferite senza muoversi da casa e scambiare le proprie esperienze. Senza contare le app con winetour e mappe per iPhone e iPad (come Cantine Aperte 2011 Fvg), ormai sempre più utilizzate per esplorare aziende e territori.
Un modo nuovo per scoprire accanto alle mete classiche come Toscana (Chianti), Piemonte (Langhe) e Veneto (Valpolicella), destinazioni emergenti come la Sicilia (Etna) e la Puglia, (Salento), che abbinano ad una crescita enologica importante anche pacchetti cheap e proposte per i giovani. Su questo fronte indagherà pure il questionario “Di che enoturismo sei?” che il Movimento proporrà ai visitatori del Vinitaly per intercettare gusti e preferenze dei turisti che scelgono di viaggiare all’insegna del vino e promuovere pacchetti a tema nelle cantine socie.