Quello dei programmi di cucina è diventato una sorta di tormentone – fare zapping ormai vuol dire passare da una torta rustica parodiana a una battaglia a suon di cupcake. Il pubblico ad ogni modo sembra gradire e allora su questa scia ci si è messa pure Greenpeace, con un bel progetto di awareness. Perché alla fine le idee vincenti sono quelle che ti permettono di pensare “fuori dalla scatola” come dicono gli inglesi – di parlare a un target non necessariamente ambientalista sfegatato. E proprio di scatola si parla, in questo caso, con una serie di video-ricette create da Angelo Troiani, chef e patron del Convivio di Troiani, dedicate al tonno. Ma che sia un tonno sostenibile, anche in scatola, appunto, ma meglio il tonno striato di quello pinna gialla che tra poco non ci sarà più nei nostri mari. Ecco qui la prima ricetta – polpette di tonno e melanzane su pesto al limone.
«Adesso sta a noi consumatori chiedere che sul nostro mercato arrivi solo tonno sostenibile» afferma Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace. «Possiamo diminuire la pressione sul tonno pinna gialla, i cui stock sono in serio declino e favorire la pesca a canna: un metodo di pesca che ha un basso impatto sul mare. Solo con l’aiuto dei consumatori potremo convincere le aziende, che hanno fatto dei passi avanti in seguito alle nostre pressioni, a rendere sostenibile il 100 per cento dei loro prodotti»
Sul sito di Greenpeace c’è una sezione dedicata proprio al Tonno in trappola, con la classifica dei marchi in ordine di sostenibilità – è all’interno di questa che ci sono le ricette. Vi anticipo che di virtuosi totali non ne troverete, ma alcuni sono decisamente messi meglio di altri e indirizzare in modo consapevole le nostre scelte al supermercato ci permette di dare il nostro piccolo contributo in modo molto semplice.