Ogni giorno tantissima frutta e verdura viene scartata e buttata via prima ancora di essere venduta semplicemente perché brutta. Frutta e ortaggi un po’ storti e deformi vengono scartati e contribuiscono ad aumentare gli sprechi alimentari che sono vergognosamente elevati. Da questo presupposto è nato il progetto «The inglorious fruits and vegetables», della catena francese Intermarché. Ora, possiamo dire quello che ci pare ma i francesi sono decisamente bravini con la grande distribuzione organizzata, lo dimostra il fatto che i loro marchi sono arrivati da tempo anche in Italia.
Quello che hanno fatto quelli di Intermarché con questo progetto è stato semplicemente acquistare dai fornitori tutti i prodotti che loro avrebbero buttato via perché normalmente i supermercati non li venderebbero e li hanno poi riproposti ai consumatori con uno sconto del 30% (che di questi tempi è sempre cosa apprezzata). L’hanno fatto creando dei veri e propri brand frutto-vegetali, come la mela grottesca, la patata ridicola e così via.
All’inizio la gente guardava i prodotti con diffidenza in quanto evidentemente brutti. Però quelli di Intermarché hanno preparato anche succhi di frutta e zuppe con quegli stessi ingredienti – e con un bel packaging – e li hanno fatti assaggiare ai clienti del supermercato che potevano così verificare sul posto che quei prodotti erano ottimi. Brutti ma ottimi. E costavano il 30% in meno. Il risultato? Hanno venduto subito tutto. Il progetto, visti i contenuti, ha avuto anche una grandissima visibilità mediatica. Contenti i distributori, contenti i produttori (che sono stati pagati per i loro scarti), contenti i consumatori che hanno pagato meno del solito. Come si dice nel marketing, una win-win solution.
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